
Sull’artigianato “povero” (e “meno povero”) della Calabria. di Mario Strati In La Calabria /libro sussidiario di cultura regionale , lavoro tanto interessante quanto poco conosciuto, Corrado Alvaro mette in evidenza che la propria regione, la Calabria appunto (i cui «primi abitatori» furono figli, secondo la leggenda, «del più ingegnoso uomo dei tempi favolosi: Dedalo, il quale tentò perfino di volare […]»), conobbe soltanto «un breve periodo di splendore: quando fu chiamata Magna Grecia o Grande Grecia, perché civilissima e bellissima tra i paesi civili e belli dell’antichità. Dopo, per oltre duemila anni, fu preda di eserciti invasori. Il popolo si ritirò sulle montagne lasciando piani e mari deserti, e lassù conservò le sue tradizioni […]»[1]. Sì. Se risalia...