Presentazione e programma della mostra "L' Aspromonte di Francesco Perri" a cura di Giuseppina Varacalli
Uno
sguardo nuovo sull’Aspromonte grazie a Francesco Perri
“Su ognuno di quei poggi si
vedevano vecchie mura diroccate, navate di antiche chiese abbandonate. Erano
ruderi di paesi distrutti dal terremoto in diverse epoche. Eppure accanto a
quelle rovine, altre case erano sorte, altre chiese, altri campanili: i
superstiti… li avevano riscattati dalle frane e dalle alluvioni, ed avevano
fondato su esse le loro fatiche e le loro speranze”.
Questa è la descrizione che accompagnerà
una delle foto presenti alla Mostra Fotografica “L’Aspromonte di Francesco
Perri”, illustre scrittore, giornalista e poeta di origini calabresi che ha
fatto della sua terra natìa Careri, in provincia di Reggio Calabria, la sua
cassaforte di ricordi, gioielli intrisi di una forte nostalgia dovuta alla
partenza verso altre terre in cerca di fortuna; cassaforte da cui riusciremo ad
avere la chiave d’accesso solo in un secondo momento grazie ai suoi scritti “Emigranti”,
“Racconti d’Aspromonte” e “Storia del lupo Kola” da cui sono tratte tutte le
frasi che accompagnano questo iter fotografico.
La scelta della citazione non è
casuale ma raccoglie la capacità degli abitanti calabresi di riuscire sempre a
rialzarsi in questa terra, nonostante i diversi disastri naturali che la colpiscono,
costruendo su quelle macerie una vita nuova, un paese dalle fondamenta così
come avvenne per Careri, piccolo paesino della Locride, eretto e nato dalle
macerie dell’antica Pandore che andrò distrutta a causa del terremoto del 1507 e
di cui oggi possiamo trovarne ancora i resti.
La Mostra Fotografica, realizzata
grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania
(Carical), racchiude proprio lo stesso obiettivo: cercare di far rinascere
dalle macerie una terra che purtroppo è nota a tutti solo per i suoi lati
negativi quando in realtà raccoglie un tesoro dal valore inestimabile, lo
stesso di cui parla Francesco Perri nelle sue opere e di cui andava fiero: l’Aspromonte.
Grazie a degli scatti
realizzati da Carmelo Albanese (membro attivo dell’Associazione) e alcuni da una
fonte anonima l’Associazione Francesco Perri, nata nel 1992 con sede a Careri,
è riuscita a mettere insieme i pezzi di un grande puzzle che mostra una
Calabria autentica e nuova allo stesso tempo, una terra dai colori delle
fiumare, del cielo, del verde della natura, del marrone delle rocce (come Pietra
Kappa) e del cristallino delle sue cascate interne (Cascata di Pietra Kappa o “Schicciu
du Rimitu”). Gli scatti sono un’alternanza tra passato e presente, tra bianco e
nero e i colori più accesi accompagnati dalle citazioni più belle dei
capolavori di Perri che fanno riferimento a quei luoghi di cui lo stesso
scrittore ne aveva già colto all’epoca la grande bellezza. I fiori, infine, che
punteggiano queste zone incontaminate dall’uomo sono quasi il segno invisibile
di un pittore che è passato a lasciare il suo tocco che è rimasto inalterato
nel tempo. Pura meraviglia!
Le zone che vengono citate
visivamente rappresentano una graduazione di Aspromonte in tutte le sue
particolarità: il suo carattere roccioso con ad esempio le Rocche di San Pietro
a Natile, le vedute che si diramano dalle sue fiumare come quella Amendolea tra
Condofuri e Bova, i luoghi dell’infanzia di Francesco Perri come la famosa
bottega di Porzia Papandrea a Careri, citata in Emigranti, i luoghi
frastagliati come il Monte Juncari a San Luca, il Bosco Zerò di Platì oppure
scene di vita popolare a Polsi e di contadini in cammino verso Pandore, insieme
infine ad altri posti della fascia ionica che fanno di questa Mostra un evento
unico per il territorio aspromontano che si lega inevitabilmente alle frasi
piene d’amore e nostalgia dello scrittore carerese verso la sua terra.
Le fotografie presenti alla
Mostra ci presentano luoghi a metà tra il reale e il paradisiaco per il
carattere quasi assente delle trasformazioni artificiali fatte dalla mano
dell’uomo, le frasi di Perri che poi ne fanno da sottofondo ad esse ma allo
stesso tempo da protagonista ci trasportano quasi istintivamente in un’era
passata in cui forse, attraverso le foto, è come se ne volessimo sapere di più,
è come se volessimo vivere quei momenti così nitidi e così lontani che solo un’opera,
per dirne una fra quelle di Perri, come Emigranti poteva dipingere e custodire
gelosamente. Le parole che accompagnano le immagini fungono anche da
spiegazione di posti che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi ma di cui a
volte dimentichiamo di esaltarne il valore, la bellezza e l’incanto. Ecco la
Mostra si promette proprio questo: riportare alla vista e all’attenzione la
loro unicità attraverso la potenza delle parole di Perri.
La sensazione finale che vuole
essere anche da monito affinché tutti partecipino attivamente all’evento è
quella di un ritorno ad una natura semplice e suggestiva, un ritorno ad un
paradiso dal nome Aspromonte che racchiude territori a tratti inesplorati ma
che spingono ad essere visitati per la loro bellezza unica e rara, è la volontà
infine ed anche di amare la nostra terra, la Calabria, proprio come aveva fatto
Francesco Perri in tutta la sua vita, cogliendone ciò che di positivo e di bello
poteva e può offrire ai suoi abitanti tutt’oggi.
L’assenza della mano dell’uomo rende l’Aspromonte unico in tutte le sue diramazioni che siano di colore, di forma o di materia perciò rendiamone omaggio partecipando a questa Mostra che sarà in più posti della Ionica da un periodo che va dal 1 Agosto al 5 Settembre 2021, sfruttiamo questo momento per guardare con occhi nuovi una terra che anche se ti costringe a partire purtroppo per necessità poco dopo ti farà avvertire subito la sua mancanza e la nostalgia, cosa di cui ne era ben consapevole Francesco Perri.
Giuseppina Varacalli per L’Associazione
Francesco Perri
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