Le terre ursupate alle radici del romanzo "Emigranti".







     La prima guerra mondiale fece pagare alla popolazione calabrese un alto tributo di sangue soprattutto nelle campagne, visto che i soldati calabresi erano in stragrande maggioranza contadini. Subito dopo la guerra si registrarono una serie di manifestazioni per il lavoro e la rivendicazione delle terre demaniali usurpate. Nonostante le diverse manovre di redistribuzione demaniale di Ferdinando I di Borbone(1792), le leggi eversive della feudalità (1806-1808) con cui una parte dei beni feudali passò ai Comuni, la legge 12 dicembre del 1812 dei Borboni e quella del 20 marzo 1865 del nuovo regime risorgimentale che investirono della facoltà di giudicare e dirimere le controversie, la questione demaniale rimase sostanzialmente insoluta. La strenua opposizione dei grandi proprietari terrieri, non intenzionati a perdere i propri privilegi e incapaci di accettare l'emancipazione del ceto contadino rese il problema irrisolto anche con l'unità d'Italia. In questo breve filmato intitolato Terre usurpate : alle radici di "Emigranti" vengono indicati i fatti che hanno preceduto la nascita del romanzo di Francesco Perri.









         Noi dell’Associazione culturale Francesco Perri abbiamo ricostruito sulla cartina geografica il percorso fatto dai contadini, partendo dalla località Guardia di Careri, fin giù oltre il fiume, fino agli “ orti dei Baronali”in quel fallito tentativo di occupare le terre usurpate. Quel sentiero percorso dai contadini oltre 100 anni fa, ha, a nostro avviso, un valore simbolico e storico. Un progetto potrebbe essere creato, arricchendolo con indicazioni geografiche e stradali, brani del romanzo “Emigranti” incise su pietra o dipinte su ceramica artistica lungo il percorso. Le nuove generazioni, le scolaresche, i turisti, gli emigranti che tornano potranno approfondire, con la documentazione che sarà messa a disposizione dall’associazione, quel periodo storico. Si potrà, percorrendo di nuovo quel cammino attraversare le scarpate e le coste circondate da pale di fichi d’India e cespugli di ginestra, rivedendo cosi gli stessi luoghi che tanto hanno amato i nostri avi da desiderare di costruirvi una vita e un futuro come era loro diritto nella terra che li ha visti nascere.

Giulio Strangio 

Commenti

  1. Bella problematica. Non so quali sono le vostre fonti.Do per certo che la problematica delle terre demaniali ci sarà qualcosa al comune . Ma la tradizione orale dagli anni sessanta in poi che di riferisce agli anni trenta e dopo la 3a guerra la raccontavano gli anziani.
    Tradizione orale.c'e' tanta diversità tra le fonti di chi la racvonta.

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